“Il futuro dopo Lenin: viaggio nella Transnistria” del collettivo Volna Mare
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Per le vacanze di agosto del 2017, i tre viaggiatori del collettivo volna mare hanno scelto di andare in auto in Transnistria attraversando Ungheria, Romania e Moldavia. Da questa incursione nel post-socialismo sono scaturiti articoli per varie testate e il Goodbye, Lenin? Tour.
Dai sedili sgualciti di un vecchio taxi ai bar impregnati di nostalgia e umidità, attraversando le vie della capitale Tiraspol’, dove si alternano busti di Lenin e luci al neon, Martina, Simone e Marco ripercorrono in questo libro il viaggio in una repubblica separatista che quasi non esiste. La Transnistria diventa un personaggio capace di raccontarsi attraverso i suoi abitanti, i suoi luoghi, i suoi monumenti, scardinando una narrazione finora fatta per stereotipi.
Incontro dopo incontro, storia dopo storia, l’immagine museale e deformata di questo Paese si trasforma nel mosaico complesso di uno Stato plurinazionale e plurilingue, e i luoghi comuni si sgretolano: La Transnistria è molto più che «l’ultimo Stato che deve ancora accettare la fine del socialismo», «il Laboratorio delle terre di nessuno», «la striscia di Gaza dell’Europa Orientale».
Descrizione
Il collettivo volna mare ama gli stereotipi per poterli sconfessare, ama le storie per poterle raccontare, ama tutto ciò che si trova a est di Trieste perché qui c’è “più storia di quanta se ne possa consumare”. Post-sovietica, post-comunista, post-moderna, post-esotica, la Transnistria ha attirato volna mare.
Martina Napolitano (1992) è dottoranda in Slavistica presso l’Università di Udine. Ha effettuato periodi di studio e lavoro a Kiev, Vilnius, Mosca e negli Stati Uniti. È appassionata di avanguardie, modernismo e postmodernismo, e dello spazio post-sovietico in generale. È caporedattrice di «East Journal».
Marco Carlone (1989) ama le cartine geografiche, le ferrovie, le bandiere, viaggiare e fotografare ciò che vede. Laureato in Studi internazionali e Comunicazione Pubblica e Politica all’Università di Torino, ha pubblicato reportage fotografici per testate italiane e straniere, come «The Post Internazionale» e «Le Courrier des Balkans».
Simone Benazzo (1991) è laureato in Comunicazione e Scienze Internazionali e diplomato al Collegio d’Europa di Varsavia. Dal 2012 ama e studia l’Europa Orientale: i suoi interessi spaziano dal post-socialismo all’islamofobia e ai nuovi nazionalismi dell’ex Jugoslavia e dell’Europa Centrale. Ne ha scritto su varie riviste, fra cui «Prismo», «The Towner», «New Eastern Europe» e «The Post Internazionale».
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