Il cappello di Mendel di Elena Cerutti
16,50€
Elena Cerutti
è medico specilista in medicina interna e d’urgenza. Lavora in un grande ospedale torinese. Ha vinto, in età giovanile, il Premio Bardesono, sezione ragazzi, con un suo racconto. Ha frequentato corsi di scrittura presso la scuola Holden e l’associazione Babelica. Collabora al blog “Biblioteca anonima narratori”. E’ socia dell’associazione medici scrittori italiani AMSI, di cui cura il sito web. “Lo sconosciuto”, finalista al premio Mario Soldati del 2012 e selezionato per la trasmissione Masterpiece, è stato il suo primo romanz, con il quale si è aggiudicata il premio della giuria GuecCi (Un libro amico per l’inverno, 2015) e una menzione l’onore al premio “Cesare Pavese” (2015).
“Il cappello di Mendel è il suo secondo romanzo”
Descrizione
Giulia è una cinquantenne inquieta, divorziata e con un recente nuovo fallimento sentimentale. Anche con i propri figli, ormai studenti universitari, ha un rapporto difficile. Solo nel lavoro, è un medico in un grande ospedale torinese, trova le proprie soddisfazioni. Ma, per il resto, si sente una donna frustrata e irrealizzata. Quando il suo primario le offre la possibilità di trasferirsi all’estero, per seguire un progetto di ricerca internazionale, a Giulia pare che il destino le apra una nuova ed eccezionale opportunità per tagliare i ponti con il passato e iniziare una nuova vita. Accetta volentieri e si trasferisce a Londra in una sorta di fuga dal proprio destino. Ma la parentesi nella City dura ben poco. Come se proprio quel destino beffardo e cattivo, da cui aveva tentato di allontanarsi, le imponesse un copione già prestabilito. Una malattia le impedirà di proseguire la sua esperienza londinese costringendola a un prematuro ritorno e a un confronto al quale aveva tentato invano di fuggire. Il romanzo si trasforma così in una vera e propria saga familiare in cui vengono affrontate le dinamiche relazionali tra genitori e figli su più livelli, tracciando un percorso transgenerazionale. Le vicende dei propri antenati portano Giulia a confrontarsi con se stessa, con i propri fallimenti, con le paure, con le relazioni con la propria madre, in quanto figlia, e con quelle con i suoi figli, in quanto genitrice. In un percorso di cura non solo dalla malattia ma, soprattutto, alla ricerca del vero tesoro, la guarigione dell’anima.
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