Iniziano anche da noi, con la promozione di questo libro, i festeggiamenti per i 10 anni di attivià di @lesflaneursediz .
La collaborazione con Les Flaneurs è nata proprio nel loro anno di nascita e procede con grande entusiasmi. Ad oggi è la casa editrice di cui abbiamo ospitato più libri e più autori!
Una realtà che fa davvero impresa, ma che allo stesso tempo è casa, facendo del senso di appartenenza un aspetto preponderane nel suo percorso.
Il libro che proponiamo oggi per l’inizio di questa festa è attuale e intenso.
“L’ultimo treno da Kiev” di Stefania Nardini è una storia di umanità. Un romanzo diretto, crudo, al pari di un reportage di guerra che si rivela fondamentale per leggere il dramma di un paese la cui tragedia è sotto i nostri occhi.
Sinossi:
Irina è una “badante” ucraina ex professoressa di Lettere. Siamo negli anni di Kučma e il suo paese è allo sbando: i salari sono un miraggio, la corruzione dilaga a tutti i livelli. Madre di una figlia a cui vorrebbe donare un futuro diverso, per procurarsi un passaporto e un viaggio in Italia dovrà passare attraverso un perverso sistema in cui a farla da padrone sono le mafie. Le hanno promesso un lavoro da domestica. È il prezzo da pagare dopo il crollo del Muro di Berlino. L’Ucraina del post comunismo è una “terra di nessuno”, un Eldorado per il capitalismo selvaggio. Irina arriverà da clandestina, in un’Italia dove quelle come lei sono un supporto indispensabile per molte famiglie. L’incontro con Rosa, giornalista femminista e sua datrice di lavoro, la metterà di fronte a un mondo sconosciuto che la storia le ha omesso