“Nusso ti chiama per nome, un’estate con Sashi”, di Tommaso Occhiogrosso
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Carmine è un ragazzino intelligente e sensibile, diverso da tutti i suoi coetanei e dalla gran parte degli adulti di sua conoscenza. Mentre i compagni passano l’estate a scorrazzare in bici per le strade di Oria, lui ama disegnare, soprattutto volti, rendendoli migliori e “più veri” su carta. Quello dell’appuntato Carbone, per esempio, lo intriga al punto da piazzarsi ogni giorno nella caserma dei carabinieri con la scusa di una bicicletta rubata, per coglierne le innumerevoli sfumature. È lì che, una mattina, un uomo va a denunciare la scomparsa della figlia Sashi, trovandosi davanti l’aria di sufficienza del maresciallo Biase. Carmine segue l’istinto e, con lo scarso aiuto dell’italiano stentato di questo padre in lacrime, realizza un ritratto che viene affisso in paese. Ma a nessuno interessano davvero le sorti di una zingara. Solo a lui, che la prende tanto a cuore da portare avanti un’indagine in solitaria per ritrovarla, compiendo nel frattempo un percorso che lo allontana dai pregiudizi dei grandi e lo rende più simile all’uomo che vuole diventare.
Descrizione
Tommaso Occhiogrosso
Tommaso Occhiogrosso (Bari, 1978). Segue gli studi presso il Seminario di Bari sino al Liceo.
L’esperienza di questi anni è terreno fertile per coltivare non solo la sua formazione ma anche passioni quali la scrittura e il teatro.
Partecipa ad alcune edizioni del “Premio Nazionale di Prosa e Poesia Città di Bitetto”, ricevendo riconoscimenti in particolare per la silloge poetica Dentro e fuori il carapace. Entra a far parte dell’associazione G.A.P. (Gruppo Attività Polivalenti) partecipando attivamente alla sezione teatrale per quasi dieci anni durante i quali, attraverso la rivisitazione del teatro classico napoletano, interpreta personaggi e ruoli bizzarri.
Nel 2010 pubblica il romanzo Ad un passo da me a cui segue nel 2011 L’uomo senza specchio e cravatta. Nel 2013 inizia la collaborazione con David&Matthaus, con la quale pubblicherà Matrioske, Come una cosa e l’altra, L’abito non fa il morto e Metà carne, metà ricordo.
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