Poesie religiose di Emilily Dickinson
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Poesie religiose
Descrizione
Emily Dickinson
Nacque nel 1830 ad Amherst da una famiglia borghese di tradizioni puritane. I Dickinson erano conosciuti per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, fu uno dei fondatori dell’Amherst College, mentre il padre ricoprì la funzione di legale e tesoriere dell’Istituto; inoltre, ebbe importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.
Gli studi della Dickinson non furono regolari e le sue amicizie furono scarse. Durante gli anni delle scuole superiori decise, di sua spontanea volontà, di non professarsi pubblicamente cristiana, come prevedeva la moda dei revival religiosi dell’epoca. Il padre stabilì quindi di allontanarla dal College femminile di Mount Holyoke onde evitarle problemi di salute. A proposito del genitore, la poetessa espresse un giorno il seguente giudizio: “Mio padre è troppo impegnato con le difese giudiziarie per accorgersi di cosa facciamo. Mi compra molti libri ma mi prega di non leggerli perché ha paura che scuotano la mente”.
Emily Dickinson scoprì la propria vocazione poetica durante il periodo di revival religioso che, nei decenni 1840-50, si diffuse rapidamente nella regione occidentale del Massachusetts. Uno dei suoi biografi ha affermato che concepì l’idea di diventare poetessa avendo come riferimento – in termini biblici – la lotta di Giacobbe con l’angelo.
Emily Dickinson visse la maggior parte della propria vita nella casa dove era nata, ebbe modo di fare solo rare visite ai parenti di Boston, di Cambridge e nel Connecticut. La giovane donna amava la natura ed era costantemente ossessionata dalla morte; a partire dal 1865 iniziò a vestirsi solo di bianco, in segno di purezza.
Nel 1855 compì un viaggio a Washington e a Philadelphia, dove conobbe il reverendo Charles Wadsworth, del quale si innamorò. Il suo rimase un sentimento platonico (il pastore era già sposato e aveva dei figli) e la Dickinson dedicò molti dei suoi componimenti a questo amore. Poco dopo il suo breve viaggio a Washington, la poetessa volle estraniarsi dal mondo e si rinchiuse nella propria camera al piano superiore della casa paterna, anche a causa del sopravvenire di disturbi nervosi e di una fastidiosa malattia agli occhi, e non uscì di lì neanche il giorno della morte dei suoi genitori. Credeva che con la fantasia si riuscisse a ottenere tutto e interpretava la solitudine e il rapporto con sé stessa come veicoli per la felicità.
Emily Dickinson morì di nefrite nello stesso luogo in cui era nata, ad Amherst, nel Massachusetts, il 15 maggio 1886 all’età di 55 anni.
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