E la vita danzò di Giuliana Balzano
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Eleonora, avvocato, prende in affitto un alloggio in un palazzo, nel cui atrio un bellissimo portaombrelli in rame viene usato come cestino della spazzatura. Collezionista di oggetti in rame, chiede e apprende dalla portinaia, la signora Angela, che la proprietaria dello stesso era stata la signora Riccarda, un’anziana condomina deceduta da poco tempo. Assicurandosi di poterselo prendere lo porta in casa sua. Lo svuota da tutte le cartacce che contiene e al suo interno trova due sue foto. Spaventata, chiede aiuto ad Angela che la conduce all’interno dell’appartamento della signora Riccarda, dove trovano diverse foto, scattate dall’anziana, ritraenti tutti i condòmini. Quei ritratti offrono l’occasione ad Angela per raccontare la vita di ognuno degli inquilini, anche di quelli che vi hanno abitato nel passato. La vita condominiale scorre in parallelo alla professione di avvocato di Eleonora, che, all’interno del suo studio, vede passare clienti di ogni tipo: dal caso umano al cliente prepotente.
Descrizione
Da un portaombrelli artistico che nasconde delle fotografie, e quindi dai ritratti dei vari condomini di un palazzo genovese conservati da un’anziana da poco deceduta, parte la narrazione sempre efficace della Balzano che sa, con precisione ma anche ironia, trattare argomenti di grande delicatezza ed attualità, quali lo stalking, la disoccupazione, la solitudine e la corsa alla ricerca della perfezione fisica e dell’eterna giovinezza. Tutti noi possiamo identificarci, ritrovarci nella personalità di questi condomini, perché essi rappresentano vizi e virtù dell’uomo moderno. Ma il romanzo è soprattutto un racconto di vita, dove la vita stessa trova pace quando si mette a danzare per ognuno dei personaggi del libro, tratteggiando suggestive storie di umanità, che l’autrice ha conosciuto nella sua professione di infermiera e nella vita di tutti giorni. È un libro che parla della vita e della forza dell’amicizia con la A maiuscola. E alla fine la vita si mette a danzare, ma solo per i buoni: i cattivi resteranno fermi.
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