’68 – Cinquanta anni da quel maggio
Uno speciale programma di appuntamenti in occasione dei cinquant’anni dal Sessantotto.
Il Comune di Parma promuove uno speciale programma di appuntamenti in occasione dei cinquant’anni dal Sessantotto con cui si vuol proporre un’analisi culturale, sociologica e storica di un anno cruciale per la storia mondiale e una riflessione su cosa ne resta oggi.
Il ricco calendario è stato presentato questa mattina in conferenza stampa alla presenza dell’assessore alla Cultura Michele Guerra e da Marco Minardi, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, e Marco Adorni per il Centro Studi Movimenti che hanno collaborato nella realizzazione del calendario.
Il programma comprende incontri, letture, concerti, proiezioni di filmati, visite guidate ai luoghi del Sessantotto a Parma, si rivolge sia a chi ha vissuto in quegli anni di profondi cambiamenti, sia alle nuove generazioni che vivono di riflesso ciò che ne è scaturito.
“Proponiamo un calendario di proposte che va ad illustrare il periodo del ’68 in tutte le sue sfaccettature culturali, politiche incluse le ricadute sociali.Trova spazio anche la musica.
La Casa della Musica, in collaborazione con il Conservatorio ‘A. Boito’ e con il Barezzi Festival, ha organizzato una rassegna intitolata ‘La Musica ribelle. La Musica e il ’68. Incontri, Concerti, Immagini’, che affronta da molteplici punti di vista il rapporto tra la musica e il ’68; la rassegna propone come primo appuntamento il 18 giugno uno spettacolo dedicato al Musical, che verrà realizzato presso il Conservatorio ‘A. Boito’ e curato dal Maestro Maurizio Campo.
In collaborazione con il Barezzi Festival è previsto il 21 giugno uno spettacolo di narrazione e musica di Guido Maria Grillo dedicato a “Il vangelo laico di Fabrizio De Andrè”. il 28 giugno invece avrà come protagonista il gruppo dei Cantori di Carpino, famoso gruppo storico di musica popolare; infine a chiudere la rassegna il 5 maggio è prevista la partecipazione di Eugenio Finardi, uno tra i più importanti cantautori “impegnati” della storia della musica italiana” ha illustrato l’assessore Guerra.
Marco Adorni, per il Centro Studi Movimenti, ha presentato le iniziative curate dal centro studi. “Proponiamo un racconto del ’68 attraverso immagini digitali del nostro archivio, creato con il supporto di Digitarlo della cooperativa La Bula. Inoltre abbiamo proposto una passeggiata notturna il 6 giugno nei i luoghi della città che sono stati protagonisti di quegli anni”.
Marco Minardi, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma: “Il nostro progetto di ricerca, iniziato lo scorso anno, sul ’68, va a ricercare quali avvenimenti, accaduti negli anni precedenti, hanno portato alle rivoluzioni del ’68. Quello che poponiamo sarà un racconto attraverso letture, musiche e filmati storici sugli anni ’60 a Parma”.
Tra le iniziative proposte sabato 19 maggio, alle ore 17 a Palazzo del Governatore, “Sessantotto: passione e rivolta”: un incontro a più voci con Paolo Flores d’Arcais, Sveva Casati Modignani, Irena Grudzińska Gross, Lea Melandri, Paolo Sollier.
L’evento, promosso in collaborazione con la rivista MicroMega, propone testimonianze di persone che appartengono a generazioni diverse, con differenti posizioni verso il Sessantotto, sia quelle di allora, sia quelle attuali. Diverse angolazioni esistenziali con cui quel movimento fece irruzione e lasciò il suo segno. Si evita così la disputa sulla sconfitta o i successi del Sessantotto e si cerca di capire, attraverso «vissuti» tra loro diversi, come in ciascuno influirono e confluirono gli elementi politici, culturali, di cambiamenti nei costumi, di scoperte emotive e personali, che ancora oggi spingono a ricordare quegli anni, con gradi diversi di adesione o di rifiuto.
La sera di venerdì 1° giugno, alle ore 21 a Palazzo del Governatore, il noto opinionista e giornalista Giampiero Mughini, a partire dal suo recentissimo libro “Era di maggio. Cronache di uno psicodramma” – appena uscito per Marsilio Editori – racconterà al pubblico il suo Maggio francese, con le sfumature, le illusioni, i sogni, gli errori che contraddistinsero quello che non fu un ‘evento unico’ ma un mosaico di esperienze e vissuti personali tra loro intrecciati.
In piazzale Inzani, nell’ambito del progetto “68 Digitale”, il Centro Studi Movimenti presenterà, a partire dal proprio archivio, due momenti di letture e immagini dedicati il primo alla conquista dei diritti (venerdì 18 maggio, ore 21) e il secondo alla protesta giovanile (giovedì 31 maggio, ore 21). Mercoledì 6 giugno, a partire dalle 21, il Centro Studi Movimenti, in collaborazione con Rete regionale degli Istituti della Resistenza in Emilia Romagna nell’ambito del progetto Il 68 lungo la via Emilia, inviterà il pubblico ad una speciale visita guidata ai luoghi del Sessantotto a Parma.
All’interno del progetto di ricerca storico sugli anni Sessanta a Parma dell’ISREC si terrà martedì 29 maggio, alle ore 18, al Palazzo del Governatore l’incontro “Raccontare per la storia. 68 a Parma” con letture, musica e filmati di approfondimento sugli anni Sessanta e sul ’68 a Parma.
A partire da venerdì 18 giugno la Casa della Musica proporrà “La Musica Ribelle – La Musica e il ’68. Incontri, Concerti e Immagini” una rassegna di spettacoli e incontri realizzata in collaborazione con il Conservatorio “Arrigo Boito” e il Barezzi Festival.
Infine, ad arricchire ulteriormente il programma, saranno, sabato 16 giugno e venerdì 20 luglio, due momenti di lettura proposti dalla Libreria Diari Di Bordo.
Tutti le iniziative sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
Fonte: http://www.comune.parma.it/notizie/news/CULTURA/2018-05-11/68—Cinquanta-anni-da-quel-maggio-1.aspx